giovedì 12 novembre 2009

L'influenza

Da sabato... la febbre è entrata in casa nostra. Prima Kija che nel breve we dai nonni è crollato vittima del 38,5. Io e Dat rientriamo a casa sabato e sera giusto in tempo per occuparci dei pargoli ed entrambi i grandi, Kija e Tete, raggiungono l'ambita meta del 39,5 su cui si stabilizzano.
E così: lunedì, martedì e mercoledì, finalmente febbrati. A casa con la nonna-sitter.
Nanni... di giorno va al nido e nelle restanti ore zampetta allegramente tra i suoi fratelli ammalati. Personalmente, confido che la dose di antinfiammatori che si è sparato per l'ultima otite lo protegga.
Intanto, Fede e io cominciamo a dare segni di cedimento in una settimana lavorativa che è decisamente incasinata.
Mercoledì - ieri - il tracollo.
Dat ha la febbre e io... in visita ad un cliente ho rischiato il soffocamento per una crisi di tosse che non si placava. Un'altra crisi in autogrill un'ora dopo e a fatica mi sobbarco i 350 km che mi seprano dal mio lettuccio caldo.
La notte? Un inferno... che mi fa rinunciare ad una gita di lavoro ad Arezzo con partenza prebvista alle 4,30 del mattino e rientro alle 22.
Decidiamo entrambi, Dat ed io di dare forfait e quindi, i ragazzi sono andati tutti all'asilo (così possiamo stare tranquilli a curarci) e io e Dat siamo rimasti a casa.
Eccoci, coppia moderna, coricati sul divano, rivolgendoci invece di parole colpi di tosse, a svolgere un po' di tele-lavoro muniti dei rispettivi pc portatili e telefoni cellulari... in attesa che l'influenza se ne vada dalla nostra dimora.

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