mercoledì 24 febbraio 2010

...la salsiccia con il pomodoro

Tete: Mamma ma che cosa ha fatto Morgan?
Mamma: Eh, ha fatto un pasticcio. Ha detto a un giornale che usa le droghe. Le usa perché è malato.
T: Ma cosa sono le droghe?
M: Sono come delle medicine. Ma fanno malissimo. Le droghe non bisogna usarle mai, anche se uno è malato...
T: E chi gliele dà? Il dottore?
M: No... Gliele danno i delinquenti
Kija: Quelli che rubano?
M: Sì, anche quelli che rubano.
T: Ma come sono fatte le droghe?
M: in tanti modi. Come le medicine.... Sono velenosissime
K: ...come la salsiccia con il pomodoro....
M: ????? Cosa vuoi dire?
K: Sì, le droghe sono come la salsiccia con il pomodoro. Se ne mangi troppa ti fa malissimo!

giovedì 18 febbraio 2010

Certe frasi...

Ci sono certe frasi e certe espressioni dei bambini che capisci solo se diventi anche tu come genitore "cartoni-animati dipendente".
In particolare poi se i cartoni che i tuoi figli guardano sono i classici dvd o cassette e non quelli della tv. Perché in quel caso li guardano e riguardano e riguiardano e riguardano senza stufarsi mai per centinaia di volte e... cominciano a parlare come i protagonisti dei cartoni.
Ne ho anche un ricordo addirittura di qualche decennio fa, quando ero ragazzina e la cartoni-dipendente era mia sorella minore che, in un certo periodo, parlava per frasi fatti secondo i dialoghi di "Chi ha incastrato Roger Rabbit".
In questo periodo, in casa mia si sentono espressioni come:

"Chi fa le puzze viaggia in fondo al branco" - Era Glaciale
"E' Natale a casa mia....." - Era Glaciale
"Guarda... quella nuvola sembra un gattino" - Surf Up
"... Non ha neanche visto l'onda!! - Surf Up
"Qualcuno salvi il pollo...." - Surf Up
"Mac Queen e Sally parcheggiati sotto un pino, si guardan nei fanali e si scambiano un bacino..." - Cars
"E' pronta la colazione... E' pronto il pranzo" - Madagascar
"Scimmia mi hai dimostrato la capacità" - Kun Fu Panda

Alcune le riconosco e le so collocare al cartone di appartenenza. Altre volte... devo chiedere spiegazioni ai nani.
Ma la migliore, quella che non è solo più un modo di dire è "Chiudi il becco allocco" di Robin Hood. Questa frase è stata rielaborata dai miei due grandi che adesso associano indissolubilmente il verbo "chiudere" al sostantivo-interiezione "allocco". Cioè, tutte le volte che devono usare chiudere... aggiungono anche allocco: es. Mamma, ho chiuso il cancello allocco! Kija, chiudi la porta allocco...
E da settimane, da quando me ne sono accorta, cerco di spiegare loro che "chiudere" non centra nulla con "allocco" e nel cartone si usa nel significato "Chiudi il becco, imbranato!!.
Non c'è nulla da fare. Per loro viaggiano insieme.

giovedì 11 febbraio 2010

Guerre stellari: un film tv adatto ai nani?

Ieri sera abbiamo guardato una parte di Guerre Stellari con i bambini.
Fede ne era convinto: "Certamente gli piace..."
Kija e Tete, abituati ai cartoni animati, avevano difficoltà a seguire la storia e ancora di più i dialoghi e il tormentone per tutta la durata è stato: "E adesso cosa succede?"
L'attenzione veniva carpita dall'aspetto fisico e dalle caratteristiche morali dei personaggi: "Ma quelli sono buoni o cattivi? Che brutto quello... Guarda che ridere, assomiglia a un cavallo"
Da alcuni fatti: "Ma perché a quello che assomiglia a un cavallo gli è rimasta incastrata la lingua fuori dalla bocca? Ma poi gli torna normale?"
Ma l'evento più complicato da gestire è stata la "Gara degli sgusci": "Mamma, chi vince? Il bambino è primo? E chi è che si è schiantatao? Ma cosa succede?"
Un susseguirsi di domande, sempre più ravvicinate man mano che la tensione della gara saliva. Impossibile convincerli a tacere e aspettare per vedere l'esito. Impellente era il bisogno di risposte.
Fagino invece probabilmente non ha capito niente ma su un solo aspetto si è soffermato: la figura di Anakin Skywalker bambino con il caschettio biondo.
- "Mamma guadda, io. Sono io quello. Mamma sono io. IO IO IO IO"
Non si dava pace fino a quando gli ho detto: "Sì amore, ti somiglia. Ma non sei proprio tu!".
All'ora di andare a letto esprimo ad alta voce le mie perplessità: "Forse è meglio guardare ancora i cartoni. E' un film da grandi...."
E grande e medio mi rispondono in coro: "Sì, ma cosa succede...."

giovedì 4 febbraio 2010

Le bugie...

Le bugie hanno le gambe corte? E chi l'ha detto?
A casa nostra c'è qualcuno che nonostante per età abbia da poco superato il periodo "da lattante" dimostra "doti" da gran mentitore...
Tete, dolce e ingenuo bambino, è l'esempio rigidissimo dell'onestà e non ce la fa proprio non solo a raccontare bugie ma nemmeno a tenere nascosto qualcosa. Lo rimprovero sovente perché mi viene a raccontare tutte le cose che riguardano gli altri e temo che, primo a poi, qualcuno gliele suonerà di brutto....
Il "medio" invece, ieri sera è stato messo sotto torchio perché confessasse una marachella e per un'interminabile mezzora ha sostenuto l'interrogatorio con la massima nonchalance. Poi, a forza di domande l'ho fatto tentennare e a quel punto... ho capito che sa raccontare benissimo le balle!
Ecco il resoconto:
Tete: Mamma, oggi Kija quando siamo tornati dalla gita ha detto uan parolaccia...
Io: E che parolaccia?
T: Non la dico. La dice lui
Guardo Kija - che tace - con aria interrogativa
Kija: Niente. Non ho detto niente. Nessuna parolaccia
T: Sì, ti ho sentito. E anche le maestre...
Io: Ah, anche le maestre.... E che parolaccia era?
T: (....) Porco cane
I: Porco cane non si dice, Kija
K: Non l'ho detta. Per niente.
I: Ma tuo fratello ha detto che ti ha sentito
K: Non ero io
I: E chi era?
K: Ma chissà... qualche altro bambino... Siamo in tanti.
T: no, eri tu
Cerco di riportare la calma: Magari ti sei sbagliato Tete. Se tuo fratello dice che non l'ha detta, non l'ha detta. Io gli credo. Kija non racconta le bugie. Vero Kija?
K: vero...
T: Ma nemmeno io dico le bugie. L'ha detta...
I: Lo so che anche tu non le dici. Ma potrebbe essere che tu abbia sentito male. Lo sai Kija che non mi arrabbio se ammetti di averla detta. L'importante è che tu ti penta e che prometti di non dirla più. Però è giusto che se l'hai detta tu me lo dica...
K: non l'ho detta. Non l'ho detta. Non l'ho detta. E poi comunque basta che dica scusa non lo faccio più
I: Ma l'hai detta?
K: Nooooooo
I: Vabbé. Tete hai detto che anche le maestre hanno sentito? E chi erano le maestre che hanno sentito?
T: P e A...
I: Allora domani glielo chiedo e, siccome loro mi diranno sì o no, a seconda della risposta uno di voi due sarà in castigo una settimana. Cioè, se dicono che Kija non ha detto la parolaccia, Tete sarà in castigo perché fa la spia con torto; se dicono che l'ha detta, sarà in castigo Kija non tanto perché l'ha detta ma perché mi dice le bugie e non ammette di averla detta. Tutto chiaro? Non avete scampo!
A quel punto Kija tentenna.
K: Cane. Ho detto cane.... ma per dire cagnolino
I: Ahhhh
K: ma non era una parolaccia. Volevo dire cagnolino.... e comunque mi dispiace: non lo dico più