domenica 28 dicembre 2008

'Sta sera si legge

Per un gruppo di nani che normalmente va a dormire alle 20,30 le vacanze rappresentano il lusso di poter stare svegli più a lungo la sera: dopo la cena ci sono i cartonia animati (quelli lunghi) e poi non paghi cercano di intrufolarsi nel lettone dove la mamma e il papà hanno deciso di andare a distendersi e a leggere qualche pagina prima di andare a dormire.
Così ci si ritrova in 5 in un letto matrimoniale con la speranza che almeno i due grandi si addormentino presto e si riesca poi a spostarli nel loro letto.
Ovviamente, se si tratta di libri illustrati possono seguire la storia con le immagini ma... Tete pretende anche di leggere (pur essendo cosciente di essere un "medio" alla scuola materna di neppure 5 anni).
- Io so scrivere il mio nome e riconosco un sacco di lettere. So che mamma inizia con 'ma', papà con 'pa', don Kija con 'don', Fagino con 'fa'. Quindi so anche leggere - affermava Tete ieri sera
Io mi sono rigirata dall'altra parte ad abbracciare Don Kija mentre Fagino, stranamente, dormiva nel suo letto e non si è svegliato all'arrivo della rumorosa truppa. E Tete si è rivolto a suo padre:
- Papà cosa leggi?
- Un libro da grandi...
- Lo leggiamo insieme?
- No, amore. Lo leggo io. Tu mettiti qui e abbracciami forte mentre chiudi gli occhi...
- Ma io voglio leggere.
- Ma tu non sai leggere e non ci sono le figure.
- Vabbé tu dimmi, dove siamo arrivati?

lunedì 15 dicembre 2008

Mamma, voglio lo sciroppo

E' arrivata l'influenza. O meglio, è arrivata per me.
Per fortuna, i bimbi stanno benone (abbastanza bene Fagino che ha un po' di gola e orecchie arrossate).
Per super-fortuna sta bene anche Dat (sennò sarebbe una tragedia e dovremmo ricorrere a tutte le cure note e meno note perché sopravviva al letale "mal di gola").
Io sto abbastanza male ma, non so se per fortuna o per sfortuna, la febbre mi ha graziata e quindi mi trascino come uno zombi che sussulta per i colpi di tosse tra casa-asilo-ufficio-commissioni quotidiane e pre-natalizie: ho un mal di gola lancinante, il raffreddore, la tosse catarrosa e da un paio di giorni ho una sgradevolissima voce roca (tanto che mi vergogno a rispondere al telefono) e i miei figli grandi mi chiedono "mamma, ma perché parli così?".
Però i bimbi stanno bene.
Oggi siamo stati alla visita pediatrica di controllo e la dottoressa ha decretato che i due grandi sono ok e Fagino deve prendere lo sciroppo antinfiammatorio.

E questa situazione crea in famiglia lo scompiglio della gelosia. Sì, i miei figli non sono gelosi tra di loro per giochi o coccole perché vanno molto daccordo ma non tollerano i "favoritismi" per le medicine.

Difatti, il problema è che il gusto dello sciroppo è buonissimo e... Tete e Don Kija sono gelosi del fatto che sia solo il fratellino a godere del privilegio di ingurgitare lo sciroppo.
- "Anche io lo voglio lo sciroppo" - dice Tete
E Don Kija: "Anche io lo ziroppo. Mamma, ho tanto mal di gola"
- "Ragazzi no, la dottoressa ha detto che state bene..."
Riprende Don Kija: "Alla dottoressa glielo dico io domani all'una che ho mal di gola"
- (.... pensiero interdetto della mamma che ascolta la conversazione ma non la comprende più...)
- "Ma no Don Kija; all'una e mezza, non all'una"
- "Sì, ho mal di gola, di orecchie e anche di pancia. E sul dito ho un cerotto" - riprende Don Kija
Riprendo in mano la situazione: "NO, adesso si dorme. Nessuno sciroppo".
Tete si raffegna ma Don Kija, come d'abitudine, non demorde e per farlo tacere lo devo distrarre. Tento di ingannarlo dandogli una pipetta di sciroppo piena però di acqua e non di sciroppo e, ovviamente, se ne accorge e grida.
Alla fine, per rabbonirlo, facciamo la lotta: gli immobilizzo bambe e braccia e gli faccio solletico di baci sul collo... Tenta di morsicarmi ma alla fine di due minuti di lotta estenuante ridiamo e ci convinciamo a dormire.
Finalmente. Senza sciroppo!
Mentre esco dalla camera don Kija mi chiede: "Ma tu, mamma, la medizina la prendi?"
- "No, amore, non la prendo. Non ho più male" (mento... ma non ho alternativa per non creare un nuovo subbuglio nel suo cuore di bimbo desideroso di attenzioni)

martedì 9 dicembre 2008

(...) Viaggiate coccolati...

Ieri mattina eravamo in auto in direzione casa dei nonni paterni per la missione "albero di natale e presepe". Ad un certo punto mio marito ed io ci siamo messi a discutere (non animatamente, ma comunque a discutere) a proposito di un nuovo strumento tecnologico che mio marito mi ha regalato e che io mi rifiuto di usare (per pigrizia mentale): in sintesi, si tratta di un lettore mp3 che funziona collegato all'accendisigari e trasmette attraverso la radio gli mp3 registrati sulla chiavetta usb inserita nel lettore.
Insomma, io non riesco ad usare questo strumento e, devo ammettere, sono un po' pigra nell'apprenderlo.
I bambini, dietro in macchina, ascoltando la discussione non tifafavo per nessuno dei genitori ma, a turno, facevano pernacchie .
Alla sera, rientrando a casa, Tete dice: "mamma, certo che questa mattina non abbiamo fatto come dice quella pubblicità..."
- quale amore?
- quella che dice "viaggiate coccolati..."
- che cosa intendi?
- (...)
- dai, dimmi cosa intendi...
- (...)
- ci tengo a capire, spiegami...
- sì, insomma: voi due discutevate e, quando si discute, non è "viaggiare coccolati"...
Io e Dat ci guardiamo e ci sorridiamo: - hai ragione, non bisogna discutere. Bisogna viaggiare coccolati...

venerdì 5 dicembre 2008

Noi al nord... stiamo sbagliando tutto!

Ieri sono stata in trasferta in Puglia e rientrando nel (ormai non più) nebbioso aeroporto del nord Italia mi sono resa conto che forse noi operosi del nord stiamo sbagliando davvero tutto:

1) per prima cosa al sud si vive meglio. Così mi raccontava il mio cliente... "Noi qui probabilmente sentiamo meno le ristrettezze economiche rispetto a voi; ovvero, se una persona anziana va in campagna, se vuole, raccoglie le verdure selvatiche e si arrangia così per il cibo" (...)

2) il ritmo è più rilassato: in molte aziende si inizia a lavorare alle 7 e alle 3 tutti vanno a casa (anche i titolari d'azienda). Insomma, lavorano 8 ore continuate e non fanno pausa pranzo oppure fanno pausa pranzo veloce al lavoro nel corso delle 8 ore, oppure non lavorano 8 ore ma meno... Non so, fatto sta che da noi è sindacalmente vietato fare una pausa minore di 1 ora quando si lavora 8 ore (sigh)

3) Nel Salento molte strade sono disastrate e mancano i tombini, così quando piove per una paio di giorni le strade sono allagate. E' pur vero che non è così frequente che piova....
Però la gente è più tranquilla anche nella guida. Ieri sera, uscita dall'aeroporto ho preso la mia macchina e, per una lieve incertezza ad uno svincolo, gli stessati automobilisti milanesi hanno cominciato a suonarmi il clanson. Insomma, sono le nove di sera, sono stanca perché per andare nel Salento e rientrare in giornata ho dovuto prendere l'aereo alle 6,15 e quindi partire di casa alle 3,15; ora, dopo 18 ore di attività, due viaggi aerei e pochissime ore di sonno, mi tocca pure e guidare in tangenziale di Milano: è davvero troppo faticoso.


Penso, anzi sono convinta che si stia meglio al sud...