lunedì 15 dicembre 2008

Mamma, voglio lo sciroppo

E' arrivata l'influenza. O meglio, è arrivata per me.
Per fortuna, i bimbi stanno benone (abbastanza bene Fagino che ha un po' di gola e orecchie arrossate).
Per super-fortuna sta bene anche Dat (sennò sarebbe una tragedia e dovremmo ricorrere a tutte le cure note e meno note perché sopravviva al letale "mal di gola").
Io sto abbastanza male ma, non so se per fortuna o per sfortuna, la febbre mi ha graziata e quindi mi trascino come uno zombi che sussulta per i colpi di tosse tra casa-asilo-ufficio-commissioni quotidiane e pre-natalizie: ho un mal di gola lancinante, il raffreddore, la tosse catarrosa e da un paio di giorni ho una sgradevolissima voce roca (tanto che mi vergogno a rispondere al telefono) e i miei figli grandi mi chiedono "mamma, ma perché parli così?".
Però i bimbi stanno bene.
Oggi siamo stati alla visita pediatrica di controllo e la dottoressa ha decretato che i due grandi sono ok e Fagino deve prendere lo sciroppo antinfiammatorio.

E questa situazione crea in famiglia lo scompiglio della gelosia. Sì, i miei figli non sono gelosi tra di loro per giochi o coccole perché vanno molto daccordo ma non tollerano i "favoritismi" per le medicine.

Difatti, il problema è che il gusto dello sciroppo è buonissimo e... Tete e Don Kija sono gelosi del fatto che sia solo il fratellino a godere del privilegio di ingurgitare lo sciroppo.
- "Anche io lo voglio lo sciroppo" - dice Tete
E Don Kija: "Anche io lo ziroppo. Mamma, ho tanto mal di gola"
- "Ragazzi no, la dottoressa ha detto che state bene..."
Riprende Don Kija: "Alla dottoressa glielo dico io domani all'una che ho mal di gola"
- (.... pensiero interdetto della mamma che ascolta la conversazione ma non la comprende più...)
- "Ma no Don Kija; all'una e mezza, non all'una"
- "Sì, ho mal di gola, di orecchie e anche di pancia. E sul dito ho un cerotto" - riprende Don Kija
Riprendo in mano la situazione: "NO, adesso si dorme. Nessuno sciroppo".
Tete si raffegna ma Don Kija, come d'abitudine, non demorde e per farlo tacere lo devo distrarre. Tento di ingannarlo dandogli una pipetta di sciroppo piena però di acqua e non di sciroppo e, ovviamente, se ne accorge e grida.
Alla fine, per rabbonirlo, facciamo la lotta: gli immobilizzo bambe e braccia e gli faccio solletico di baci sul collo... Tenta di morsicarmi ma alla fine di due minuti di lotta estenuante ridiamo e ci convinciamo a dormire.
Finalmente. Senza sciroppo!
Mentre esco dalla camera don Kija mi chiede: "Ma tu, mamma, la medizina la prendi?"
- "No, amore, non la prendo. Non ho più male" (mento... ma non ho alternativa per non creare un nuovo subbuglio nel suo cuore di bimbo desideroso di attenzioni)

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