mercoledì 10 marzo 2010

In macchina, rientrando a casa

- Mamma, hai visto "nevica di bello..."
- Non si dice: "Nevica di bello". Si dice: "Nevica di brutto"
- Di brutto. Allora nevica di brutto. Ma è bello quando nevica di brutto. Non è brutto....
- Mamma, io poposci... Beiiiii
- Belli i tuoi doposci
- Si dice doposci, Fagino
- Sì, doposci. Doposci. Doposci. Plova a dillo: doposci
- E tu nano medio prova a dire "prova" con la "r"
- Mamma, brava che sei venuta a prenderci presto dall'asilo. Adesso giochiamo con la neve?
- Non pula nee (non ho paura della neve)
- No, amore: non hai paura della nece. Sei grande.
- No mae nee (non fa male la neve)
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...............
.....................

15 minuti ininterrotti di frasi senza alcun nesso logico che spesso si accavallano nel tragitto in auto tra l'asilo e casa.
Ognuno pretende una risposta ma al di là del "sì" di circostanza, spesso, non riesco davvero a star dietro alle presanti richieste di attenzione.
Arriviamo a casa e ognuno si sfoga a suo modo con la neve: Tete costruisce una palla di neve di 30 centimetri di diametro in 5 minuti, Kija decide di coricarsi sullo scivolo per schiacciare tutta la neve, Nanni si limita a camminare lento sotto i fiocchi, sollevando di tanto in tanto lo sguardo e dicendo "No pula nee (non ho paura della neve). No pula nee. Io gande (io sono grande)".
Io mi armo di macchina fotografica e videocamera e li immortalo nella splendida situazione di gioia che solo i bimbi dimostrano giocando sotto la neve.

1 commento:

Elisabetta ha detto...

si si anche noi abbiamo fatto una marea di foto!! E Riccardo si è divertito da matti! Bel patatino!