martedì 8 giugno 2010

Annibale contro Publio Scipione

Sto cercando di leggere un libro su Annibale, il mio personaggio storico preferito e Tete mi tormenta con domande:
- come si fanno le parole incrociate
- ho scritto giusto spagna
- tu fino a che numero sai contare...
- in italiano?
- e in inglese?
- e in spagnolo?
Per farlo tacere decido di leggere ad alta voce invitanto lui e Kija ad ascoltarmi, accoccolati al mio fianco sul divano.
Siamo alla battaglia finale di Zama, i due condottieri Annibale e Publio Scipione schierano gli eserciti e ognuno ha in mente una sua strategia....
Mi devo interrompere perché si è svegliato Nanni.
Ma Tete non mi dà tregua: "allora chi vince?"
Mamma: "non te lo dico, studierai la storia e lo scoprirai"
Tete: "di chi narra queto libro?"
Mamma: "Di Annibale ma anche del generale romano che l'ha combattuto con più onore Publio Scipione"
Tete: "Come si intitola?"
Mamma: "Carthago"
Tete: "Che significa?"
Mamma: "Cartagine, la patria di Annibale. In latino si chiamava Carthago"
Tete: "Allora vince Annibale.... Ma perchè la città la chiamano in latino?"
Mamma: "Perché era la lingua che si parlava a Roma"
Tete: "Ma insomma, si parla di Annibale o di Roma? Ho l'impressione che possa aver vinto Roma..."
Mamma: "Di tutte e due"
Tete: "Mi dici chi vince? Dai... Almeno l'iniziale"
Mamma: "No, sarebbe troppo facile"
Tete: "Dai chi vince, Chi vince, chi vince?"
Kija si riprende dal torpore del dormiveglia e serafico interviene: "Ettore. Vince ETTORE!"

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