Mi dico così quando davvero mi sembra che la pazienza sia al limite: "è solo una fase della vita. Crescerà, diventerà più ragionevole e anche più facile trattare con lui". Ma per Nanni, rispetto agli altri due questa "fase della vita" mi sembra più complessa....
E' iroso e incazzato. Sempre. Manesco e prepotente. E da qualche giorno, oltre a ciò, vuole anche fare il piccolo e... non mangia più da solo e vuole essere imboccato. Questa mattina alle 6 già gridava, dava sberle e distrurbava gli altri 3 che nel lettone tentavano di dormire: si è accorto che oltre a lui nel lettone genitoriale si era intrufolato anche Kija e ha pensato bene di menarlo.
Kija, poverino, mentre dormicchiava tentava di proteggersi viso, braccia e gambe dalla serie di sberle velocissime che l'altro gli dava. Sono intervenuta e lo ho separati e da quel momento ha iniziato a gridare e non ha più smesso fino a quando l'ho lasciato al nido alla povera maestra E.
La colazione da solo non l'ha voluta fare. Voleva essere imboccato e io non avevo tempo. ECHISSENEFREGA: vorrà dire che mangerà un'altra volta. Appena gliel'ho tolta, ha deciso che avrebbe voluto mangiarla... Ma ormai eravamo fuori tempo massimo.
In macchina l'ho fatto tacere con il solito astuto gioco del volume della radio: giocare ad alzare ed abbassare. provoca sempre scoppi di ilarità.
Ma all'arrivo al nido tutto è nuovamente degenerato: insieme a noi sono arrivato 5 bambini e Nanni si è reso conto che la maestra E. non avrebbe potuto dedicargli sufficienti coccole e attenzione. Ha cominciato a frignare e... l'ho abbandonato alla sua lamentela.
Meno male che c'è Kija che mi consola con coccole verbali: "Come sei bella con la gonna, mamma. Mamma, ti voglio tanto bene e ti voglio baciare". Almeno, qualcuno mi offre l'occasione di apprezzare che fuori splende il sole.
L'Ai e la negazione dell'errore
1 settimana fa