giovedì 29 ottobre 2009

Il sorteggio... per il cartone animato

- "Io voglio Cars" - dice Kija
- "Io Ratatouille" - dice Tete
- cars
- ratatouille
- cars
- ratatouille
- mamma...
- mamma....
La discussione prosegue e non si trova il compromesso fino a che Dat suggerisce la soluzione del sorteggio: "Io lancio questa presina, se cade con la parte a quadretti sopra si vede ratatouille e se cade con la parte in tinta unita cars... Siete daccordo? Ok?"
- "Però - interviene la mamma - ... vietato piangere. E' la presina che decide e non ci si può lamentare."
- OK
- OK
La presina decide per Ratatouille e, comunicato l'esito, Kija si rabbuia.
Gli viene da piangere.
- "No, amore. Avevamo detto che non si piangeva..."
- "Ma io, ma io... non piango per quello (intanto gli occhi si riempiono di lacrimoni). E' che, è che... mamma!!!! E' che...."
- "Vieni amore, vieni in braccio. Non fare così..."
- "E' che, è che, io... io - Kija mi guarda supplicante - io... ho sete".
Ecco l'idea geniale che è venuta in mente a Kija per uscire dall'imbarazzo dei lacrimoni.
- "Allora andiamo a bene" - dicono mamma e Dat
Kija sorride entusuasta e corre in cucina a bere un bel bicchiere d'acqua.

E anche per questa sera, possiamo guardare i cartoni con serenità!

mercoledì 28 ottobre 2009

Il monologo di Kija nel dormiveglia

Don Kija non vuole addormentarsi e cerca di distrarre l'attenzione per impedire agli occhi di chiudersi. Io coricata a pelle d'orso sul letto di Kija, mi divido equamente a metà, dando una mano a lui e una a Fagino nel si agita nel suo lettino:
- "mamma... velo che se uno si fa il tatuaggio sul pisello poi non riesce più a fare la pipì?"
- "davvero? E chi te lo ha detto?"
- "nessuno. Me lo sono inventato"
Intanto Fagino canta da solo nel suo letto e io cerco di farlo stare zitto perché si addormenti
- "mamma non pallale a Fagino, sennò mi disturbi e non riesco a dolmire..."
- "....."
Silenzio....
- "mamma, hai visto che ciuffa lungo che ho?"
- "che cosa hai?"
- "il ciuffa di capelli lungo. Domani uso il pettino e lo sistemo..."
Alcuni istanti di silenzio
- "mamma, oggi il mio compagno di scuola è stato un po' blavetto, ma solo un po'".
- "perché?"
- "perché ha spinto per tella la bimba piccola"
- "ma come mai? Le ha fatto male? Lo ha fatto apposta?"
- "No, voleva dalle una carezza. Ma un po' forte. Lei è caduta per tella"
Un momento di riflessione....
- "mamma, un'altra volta lo compri di nuovo il 'wakel' (incrocio tra wafer e loaker)? Mi piace montissimo...."
- "certo amore, ma ora dormi"
- "Sì ma tu non pallale con Fagino che mi distulbi. Fagino, shschhhhhhh: svegli il Tete..."

mercoledì 21 ottobre 2009

'Sta sera pizza...

'Sta sera pizza per cena.
Il programma esalta i nani che decidono di aiutarmi nella preparazione.
Mentre mi cambio in tenuta da casa Tete e Kija vanno in cucina a prediporre il tutto.
Arrivo in cucina e trovo fervente attività: la pasta della pizza e il pomodoro fuori dal frigo, Tete ha versato l'acqua della mozzarella nel lavandino e l'ha passata a Kija che armato di coltellino da bimbi ("guarda mamma... ho preso quello senza punta. Va bene?") che si prepara a tagliuzzarla e ridurla, praticamente, in "poltiglia".
Io prendo la telia e stendo la pasta.
Poi tocca a Tete a spalmare il pomodoro che svolge il compito con una precisione da ingegnere....
Inforno la pizza e mentre inizio a svuotare la lavastoviglie, i ragazzi apparecchiano il tavolo: Tete tira fuori posate, bicchieri e piatti e Kija li sistema.
Sono velocissimi e mi raggiungono alla lavastoviglie, candidandosi ad ordinare le posate...
E anche questo è fatto.
Che bello avere dei collaboratori domestici e maschi... per di più!
Allora è proprio vero che è possibile la parità tra i sessi anche nei lavori domestici...
Non ho certo bisogno di una figlia femmina che mi aiuti.
E Fagino? Come dicono gli altri due... "Cammina dappertutto, ingombra un po' e dà fastidio, L'unica cosa che gli interessa è conquistare un pezzo di pane in attesa della pizza..."

martedì 20 ottobre 2009

Come nascono i bambini...

- Mamma io lo so come nascono i bambini... - afferma Tete durante una conversazione in auto
- Davvero? E come?
- Bhe, io e i miei fratelli eravamo degli angioletti (alla materna hanno fatto la prima lezione di religione e hanno parlato degli angeli custodi....). Poi, ad un certo punto io ti ho vista e ho pensato: "voglio che quella lì sia la mia mamma". Allora, ho salutato i miei fratelli (che non erano ancora miei fratelli ma amici angioletti) e ho detto: "vado a vedere come si sta con quella mamma". Quindi, ho deciso di nascere e al posto delle ali mi sono spuntate le braccia. Quando sono nato ero piccolo come un pisellino, con tutto piccolo: mani, piedi, occhi, pisello... ma c'ero tutto e sono entrato nella tua pancia. Poi sono diventato più grosso e sono nato.
- Ah....
- Dopo ho detto ai miei amici-angioletti: "venite anche voi. Si sta bene qui....". Quindi è nato Kija e dopo, per ultimo, Nanni.
- Ah... ma non avevate amiche angiolette femmine da mandarmi?
- Sì - interviene Kija - ne avevamo tantissime ma volevamo stare solo tra maschi e quindi non le abbiamo fatte venire